
Cenni storici
L’Orfanotrofio Femminile di Asti, in seguito diventato Istituto della Consolata, fu fondato nell’anno 1579 dal Conte Roero di Sciolze col titolo di “COLLEGIO DEGLI ORFANI”.
Il 29 aprile 1655 il Marchese Francesco GHIRON VILLA pone la prima pietra della nuova chiesa della BEATISSIMA VERGINE CONSOLATA e del glorioso SAN TEOBALDO a servizio del CONVENTO DEI CISTERCENSI.
La chiesa venne eretta per commemorare due miracoli avvenuti negli anni 1637 e 1653.
I° MIRACOLO
L’esercito spagnolo assediava la città di Asti, precisamente nella zona del Tanaro, perpetrando ogni sorta di malvagità ed angherie.
Gli astigiani, non potendo vincere con la forza questi stranieri, fecero celebrare una Santa Messa, con la promessa, nel caso gli spagnoli avessero lasciato la città, di far costruire una chiesa alla SS. Madonna Consolata.
Questo avvenne nel 1637, gli invasori lasciarono Asti senza spargimento di sangue.

I° MIRACOLO
Nell’anno 1653 viene attribuito all’intercessione della Madonna Consolata la guarigione di un valoroso colonnello sabaudo, ferito in guerra.
Tutta la popolazione, grata a Maria Santissima ed a San Teobaldo per questi miracoli, contribuì alla costruzione della chiesa; questa venne benedetta il 5 giugno 1659 dal priore Giovanni di Sant’Antonio e, qualche giorno dopo, il Vescovo di Asti, Mons. Paolo Vincenzo Roero, vi celebrò la Santa Messa, con l’intervento del fondatore Marchese Ghiron Villa.
Il Convento della Consolata, con la soppressione degli Ordini Religiosi, passò sotto l’amministrazione del Governo sino al 1805 per poi essere trasformato in Orfanotrofio Femminile.
Nel 1816 il Marchese Filippo Asinari di San Marzano, erede del Marchese GHIRON VILLA, diede all’Orfanotrofio Femminile di Asti l’uso perpetuo della Chiesa dedicata a San Teobaldo, “così da prevalersene per l’esercizio di tutti gli atti religiosi”.
Degno di essere segnalato è un altro miracolo avvenuto nell’anno 1834: la Beata Vergine della Consolata salvò le orfanelle da un violento nubifragio scatenatosi sui caseggiati dell’Orfanotrofio.
In segno di ringraziamento venne chiesto a Mons. Vescovo di concedere che, nella Chiesa della Consolata, venisse perpetuamente conservato il SS. SACRAMENTO ed il Vescovo, in segno di gratitudine, acconsentì.
Fino al 1902 la direzione ed il governo delle Orfane rimasero affidate a personale laico femminile; da quell’anno in poi vi subentrarono le Suore Salesiane di Maria Ausiliatrice.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice ressero l’Istituto fino al 1977, prima come Orfanotrofio Femminile, poi come scuola di avviamento professionale, con laboratori di ricamo e maglieria, e convitto per le ragazze che dai paese limitrofi venivano in Asti a studiare.
Il Presidente dell’Istituto, nell’anno 1975, constatando che la presenza delle ragazze interne nel convitto stava diminuendo, chiese al Consiglio di Amministrazione prima, ed al Provveditore agli Studi poi, di aprire una scuola materna.
Risulta che ventidue bimbi, paganti £. 12.000 mensili di retta, vennero accolti in una sezione di scuola materna, denominata “Della Consolata”, istituita il 16 dicembre 1976.
Nel 1977 le Superiore delle suore salesiane decisero di lasciare l’Istituto e conseguentemente di chiudere sia la scuola materna che il convitto. Il Consiglio di Amministrazione pertanto, perché l’opera educativa dell’Istituto della Consolata non cessasse, deliberò di assumere del personale laico.
Il 1° ottobre 1978 il Vescovo di Asti, Mons. Nicola CAVANNA, chiama un’insegnante laica abilitata a dirigere la scuola materna con l’invito a “renderla sempre più adatta ai tempi e alle famiglie di oggi”.
In pochi anni le sezioni da una diventano quattro, il personale docente passa da due unità a nove, viene aperto nel 1981 un doposcuola elementare, subito apprezzato e richiesto dalle famiglie di Asti e dei paesi della provincia e nel 2011 un micronido istituito per rispondere alle molteplici richieste della famiglie.
Oggi l’Istituto della Consolata, presieduto dal Vescovo di Asti Mons. Marco Prastaro, è retto da una coordinatrice, coadiuvata da altre sei insegnanti e da sei persone che lavorano come personale ausiliario.
I bimbi presenti ogni giorno nella scuola dell’infanzia sono circa ottanta, suddivisi in tre sezioni (3-4-5 anni) e una sezione primavera “Dotto” (24-36 mesi).
L’Istituto della Consolata è oggi una Fondazione, retta e amministrata da un Consiglio di Amministrazione, con la presidenza del Vescovo di Asti, che in piena conformità alla volontà del fondatore, promuove l’assistenza e la formazione morale e religiosa dei fanciulli.
